domenica 29 novembre 2009

8 miliardi di contatti!! Si festeggia con la Giovannona

E' con grito di meravigliosa maraviglia non che furente trasporto bacchico e apollineo che vi annunciamo senza neppure troppa sorpresa e sapendo di farvi cosa gradita giacché so che alla sola idea la vostra destilizzata vescica prorupperà in copioso umore per la troppa gioja e insomma vi piscerete addosso dal contento lo so bene e non credo sia una cosa fisiologicamente ultronea che voi lo facciate perché questi numeri possono darvi alla testa e non siete abituati a dessi come noi siamo abituati a loro e insomma volevo dirvi magno cum gaudio che oggi si sono raggiunti ipso facto i de cujus 8 miliardi di contatti da questo e quell'altro mondo, e che la Divina Pasta, seppure latitante (ma che latitante!!!) ha cantato uno sticatissimo passaggio Do1-Sol12 cosa che non le capitava da quando per stuzzicare quell'anima pia di Bruttini si fece riscrivere la cavatina celebrissima dalla Legge di Bruttini in La bemolle minore con grande deliquio degli orchestrali dell'Ascensore allora abituati alla più frequente tonalitade di si diesis e un quarto. Ma transeat, sono storie avulse da ogni contesto umano e ben lontane dalle vostre illecebri e standizzate menti.

Onde festeggiare, semmai ve ne fosse bisogno, ecco a voi, per il vostro certo gaudio e certi che ci ringrazierete ponendo tumuli di rose e verbene alle nostre stiizzatissime piante, ecco una disanima di alcune incisioni della celebrissima cantata, ma che dico cantata, vera cantata stilizzata per vere stilizzata, la Giovannona Coscialunga del paracelsico Roffini.
Cantata che davvero non può che essere appannaggio di un'artista che canti con tutti i clismi, nonché crismi, nonché microclismi del VCS, della STICA, capace di CA.STA DI.VA ecc. ecc. e quindi nemica d'ogni Standa, LSD e quindi poco attraente per l'attuale temperie orecchiomerdista che quasi quasi lasceremmo divampare in tutto il suo furore giacché come disse il nume Gabbietti "e deletione imperium bonae stilefactionis renaturumst" e così eccovi alcuni ascolti e successivo mio vaticinio inconfutabile poiché inconfutando circa la sua esecuzione.

1) Mariolina Corno, pianista Martino Nerch: un monumento di Stica, non potrei aggiungere altro. Giovannona è Mariolina, Mariolina è Giovannona, in un abbraccio mistico, sinolo di burro e sugna, triplice congiunzione di alta stilizzazione e apertura vocale senza pari. Nerch gliela suona, a Mariolina, questa cantata, come d'autunno si suonano le foglie cioè con dolce nenia fruscicante e stormire di uccelli fra i rovi.

2) Licia Rudolfi-Cielini, pianista non pervenuto: una Giovannona che non sembra aver mai attaccato il prosciutto al gancio. Bella voce non c'è che dire, ma latita lo stile che sempre pare drudeggiare con forme pericolosamente scolacciate e ochieggianti (ma non ancheggianti, in quello è maestra la Corno) verso il VCM più infido, detto VCMADFS (Vero canto di merda ammantato di falsa stilizzatezza).

3) Calcutta Granmaschia, con orchestra diretta dal Maestro Parlanti: una Giovannona dalla coscia breve ma invero molto stilizzata. Altro non saprei che aggiungere se non ad avercene oggi giorno.

4) Francine De La Fosse. AMEN. E non aggiungo altro che altro sarebbe bestemmia del Vero.

5) Sandaniela Madrid. Il nome è degno d'un prosciutto e tale è la coscia di questa Giovannona ben poco stilizzata. Anzi: non riesco a capacitarmi di come l'orecchiomerdismo imperante che pur sa bearsi di ben altre emule della Grantrota.

6) Fagiolia Sbattoli... Esci da quel delizioso corpuscolo!!! Perché sì la Fagiolia è appetibile, non quanto la Northerland s'intende (e intender non può chi non la prova).

Ecco... Aspetto vostre grazie complurime, e complurimmente vi saluto con ossequi, vostro colendissimo Donzelletta.

Ps: nella foto per festeggiarvi ecco la sublime Francine in camerino prima del noto concerto di Roncalceci.